PHUKET

Immersa nell’esotico Mare delle Andamane – tra le numerose baie della striscia di terra che collega la Thailandia alla Malesia – troviamo Pukhet, l’isola più grande e popolata dello stato thailandese. Affacciata sull’incantevole Phang Nga Bay, un dedalo di isole di ogni dimensione delle quali molte tuttora disabitate, Pukhet incarna alla perfezione le caratteristiche della destinazione turistica orientale: ampie baie sabbiose incavate nella costa frastagliata, palme, penisole rocciose e panorami mozzafiato sulle isole non distanti dalla costa. Il tutto immerso nella lussureggiante cornice della foresta pluviale.
Mix di culture cinesi, europee e di popoli chaolei, antichi nomadi del mare, Phuket è un’isola calorosa, vibrante e cosmopolita abituata ai turisti e in grado di offrire movida e relax: dalla vita notturna dei quartieri di Patong Beach, Kata e Karon – dove si trovano i locali notturni, negozi di souvenir e i ristoranti tipici in cui gustare la cucina tipica a base di pesce e frutti di mare – alle mille spiagge lungo la costa – Patong e il suo centro affollato, Mai Khao, la spiaggia più lunga dell’isola e nido prediletto dalle tartarughe marine, Nai Yang e Nui Beach, con la piccola cascate alle sue spalle, non lontana da Kata Beach, un’altra delle spiagge principali che si trovano nelle lunghe insenature della costa orientale dell’isola.
Un autentico paradiso per escursionisti, immersionisti, velisti e amanti della natura in generale, dove spaziare tra incontri di thai-boxe e passeggiate a dorso d’elefante nella foresta prima di partire a vele spiegate per esplorare la meravigliosa baia che la ospita.

A classic Thai boat between the cliffs in Phuket
Picture of the beach and coast in Phuket
Sunset over the coast and cliffs in Phuket
Cliffs along the coast of Phuket
Classic Thai boats in the turquoise water in Phuket

PHANG NGA BAY

Il bacino a nord di Phuket ospita una miriade di isolotti, molti dei quali disabitati, altri invece resi celebri dalle riprese cinematografiche dell’ultimo James Bond. Il paradiso di lagune nascoste, faraglioni marini, grotte, spiagge bianche e palme di Phang Nga fa parte dell’omonimo parco nazionale ed è uno dei luoghi più belli e visitati dell’intera Thailandia – sia nella stagione secca, da ottobre ad aprile, che durante i restanti mesi di brevi piogge – offrendo ampi ripari dai monsoni e dalle intemperie. Tra spiagge mozzafiato e fondali imperdibili quest’area ospita oltre 150 specie diverse di pesci, coralli e volatili, offrendo infinite possibilità di svago agli amanti di snorkeling, immersioni e trekking, o a chi desiderasse esplorare le antiche caverne e le lagune più segrete a bordo di un kayak o di un SUP.

KOH ONG

A sud di Phang Nga Bay, l’arcipelago di Koh-Hong composto da sei isole principali di origine calcarea accomunate da spiagge bianche, grande diffusione della barriera corallina a ogni profondità e varietà della fauna sottomarina. Il nome dell’isola più grande, che da il nome all’intero arcipelago, può essere tradotto come “isola della camera”. Da lontano potrebbe apparire come una qualunque isola rupestre con ammassi rocciosi che consentono solo brevi e strette spiagge, tra un parete della montagna e l’altra. Lungo il perimetro c’è però un apertura, percorribile a piedi o col tender durante l’altra marea, che rivela il cuore pulsante dell’isola, in una baia segreta all’interno della parete rocciosa: acque verde smeraldo, non un filo di vento e pochi metri di profondità dove guizzano innumerevoli pesci colorati. Un’autentica piscina naturale segreta da non perdere durante la nostra vacanza nei mari thailandesi.

RAILAY

Sul versante più occidentale del bacino, a sud della regione di Krabi, lo spettacolo costiero raggiunge forse il livello più alto dell’intera Thailandia con la lunga Railay Bay. Angolo di paradiso tropicale raggiungibile solo in barca, la penisola è incastonata tra rocce, giungla verdeggiante e acquee smeraldine e offre ogni possibile scelta, dalle più avventurose alle più rilassanti. Snorkeling, rafting, trekking con gli elefanti, arrampicate, o semplici passeggiate nel verde, bagni indimenticabili e buona cucina nei borghi circostanti. Railey ovest è la zona dei negozi e dei ristoranti, Ton Sai il ritrovo degli scalatori che raggiungono l’isola da ogni parte del mondo, Phra Nang, a sud, è la destinazione per gli amanti delle spiagge e delle arrampicate sulle rocce carsiche.

ARCIPELAGO ISOLE DI PODA

Le spiagge delle piccole isole disabitate a sud di Krabi non hanno nulla da invidiare alle quelle più rinomate lungo la terraferma: è il caso dell’arcipelago di Poda, quattro piccole isole non lontane dalla baia di Phra Nang, a 8 km dalla costa. Qui le acque sono più cristalline e turchesi, e le spiagge bianche e incontaminate sono accompagnate dalla consueta barriera corallina, non molto lontano dalla riva, che le rende un’altra meta ideale per immersioni e snorkeling. Se l’area di Railay vanta i panorami più memorabili, le acquee dell’arcipelago di Poda sono le più limpide e trasparenti dell’area. Le isole di Koh Kai e Koh Tup sono collegate da una sottile spiaggia che emerge solo con la bassa marea, trovarcisi al momento giusto è un vero colpo di fortuna per i visitatori; Poda si distingue per la sabbia fine e soffice ed è forse la più spettacolare delle quattro, con alte scogliere ricoperte di vegetazione e una lunga spiaggia che percorre tutta la costa orientale. Koh Tai, anche conosciuta come Chicken Island, è quasi interamente ricoperta di roccia e inesplorabile dalla terra ferma: offre però uno dei migliori siti per immersioni e snorkeling nella barriera corallina.

PHI PHI ISLANDS

L’arcipelago delle Phi Phi Islands, uno dei più famosi di questi mari, è posizionato esattamente tra Phuket e Krabi, a 40 km dalle rispettive coste. E’ composto da sei isole, di cui Phi Don la più popolata e sviluppata dal punto di vista turistico. Oltre a bar, ristoranti e negozi, l’isola ha diversi punti interessanti dal punto di vista balneare: a sud c’è Monkey Beach, la spiaggia delle scimmie tropicali divenuta un’attrazione: abituate alle macchine fotografiche dei turisti, popolano allegramente l’incantevole spiaggia bianca ai piedi di una ripida parete ricoperta di vegetazione, uno dei punti più importanti dell’arcipelago per gli amanti dello snorkeling, come Capo Tong e Capo Hua Raket, più a nord.
La seconda isola principale, Phi Phi Le, è un’isola disabitata di appena 6 km quadrati che nasconde diversi tesori: tra montagne a picco sul mare e colline lussureggianti ci sono Maya Bay e Viking Cave con la misteriosa Serpent Cave, un suggestivo anfratto che ospita antiche pitture colorate raffiguranti le barche usate dai mercanti del passato.
Ko Yung e Ko Phai, a nord di Phi Phi Don, sono accomunate da lunghi banchi di barriere coralline e spiagge di sassi e sabbia bianca.

KOH MAI TON

Sulla via del ritorno, non lontano della coste di Phuket, c’è l’isola di Koh Mai Ton, una volta lussuosa isola privata, oggi finalmente accessibile ai turisti. Paradisiaca e incontaminata, Maiton Island, come viene chiamata dai turisti internazionali, è un resort marino di puro relax, tra spiagge dorate, acque cristalline e i colori della barriera corallina che rendono gli angoli di questa piccola isola ideali per pic nic all’area aperta, snorkeling e bagni con delfini e tartarughe, tra gli abitanti più famosi di queste acquee.

Woman looking at the cliffs and water in Phuket

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